Ogni giorno può essere il giorno “della memoria” .
La civiltà europea ancora non ha fatto i conti con il fatto che Auschwitz c’è stato , e che le nostre società non sono in grado di spiegare la mostruosità che è accaduta. In pochi lo hanno detto, fra questi Primo Levi e Imre Kertész: dopo Auschwitz niente può essere più come prima.
Non bastano oggi i rituali annuali del “giorno della memoria” per convincerci che abbiamo capito tutto di quella esperienza. Spesso servono solo ad operare ulteriori rimozioni.
Primo Levi ci aveva lasciato una preghiera/poesia con ASCOLTA , dove le domande chiedevano risposte. Impariamola a memoria e cerchiamo di rispondere.